Internazionale

Kazakhstan, il caro gas accende la rivolta popolare

Kazakhstan, il caro gas accende la rivolta popolareManifestanti su un furgoncino per le strade di Almaty in Kazakhstan – Ap/Vladimir Tretyakov

Asia In piazza i lavoratori del petrolio. Il presidente Tokayev accetta le dimissioni del governo. La protesta è iniziata a Zhanaozen, dove nel 2010 ci fu una strage di operai

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 6 gennaio 2022
Alle proteste esplose l’altra notte ad Almaty, ad Aktobe, a Zhanaozen e in altre città del Kazakhstan, il governo ha risposto come fanno i piccoli regimi, non certo i paesi che ambiscono al ruolo di modello regionale. Agenti della guardia nazionale in assetto antisommossa nelle strade, stato di emergenza, internet bloccato e segnale tv interrotto. «Resterò a Nursultan fino all’ultimo momento, è questo che prevede il mio ruolo», ha detto il presidente, Kassym-Jomart Tokayev, dopo avere discusso al telefono con il capo del Cremlino, Vladimir Putin, e con il leader bielorusso, Aleksander Lukaschenko. Non esattamente un circolo liberale. Tokayev è...

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