William Hilton, ritratto di John Keats after Joseph Severn, 1822 ca., Londra, National Portrait Gallery
Alias Domenica
Keats: vorrei abbandonare tutto all’istante…
Ottocento inglese Una scelta annotata, la più ampia mai uscita in Italia, delle febbrili lettere 1815-’20 del poeta romantico, a cura di Alessandro Gallenzi: La valle dell’anima, Adelphi
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 2 gennaio 2022
«Oggi non avevo nulla di particolare da dirti – scrive Keats a Fanny Brawne – ma siccome non volevo che ci fossero interruzioni nella nostra corrispondenza (che in futuro intendo offrire a Murray), ecco che scrivo qualcosa! Dio ti benedica, amore mio!». John Murray, editore, era nella redazione della odiosa «Quarterly Review» che aveva stroncato rudemente il suo Endimione – «… versi scritti per caso». Keats scherzava, ma oggi soppesando la ricchezza imprevedibile di questa corrispondenza a cura di Alessandro Gallenzi: La valle dell’anima Lettere scelte 1815-1820 (Adelphi «Biblioteca», pp. 533, euro 24,00), viene da considerarla come un manifesto dirompente...