Alias Domenica
Kees van Dongen, pittore dell’epoca cocktail
A Deauville, Les Franciscaines, "Van Dongen, Deauville me va comme un gant", a cura di Jean-Michel Bouhours Il fauve «espressionista» olandese: la sfida alla buona pittura e i riti sociali nella spiaggia normanna, anni dieci e venti
Kees van Dongen, "Tango de l’archange", part., 1922-’35, Nouveau Musée National de Monaco
A Deauville, Les Franciscaines, "Van Dongen, Deauville me va comme un gant", a cura di Jean-Michel Bouhours Il fauve «espressionista» olandese: la sfida alla buona pittura e i riti sociali nella spiaggia normanna, anni dieci e venti
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 11 settembre 2022
Maria Teresa RobertoDEAUVILLE
In un autoritratto del 1922 Kees Van Dongen posa nei panni di un Nettuno di mari nordici, nel ruolo che, forte dell’altezza statuaria e della lunga barba, amava impersonare in occasione di balli in costume, a Parigi come a Deauville: copricapo a forma di tritone, collane di corallo, orecchini e ciondoli di foggia primitivista, gonnellino di alghe, tridente e cintura decorati dalle conchiglie simbolo del Cammino di Santiago; sullo sfondo, a riportare al presente il repertorio delle citazioni, la sagoma di un transatlantico. Presentato al Salon d’automne del 1922, e oggi parte delle collezioni del Centre Pompidou, il dipinto esasperava...