Alias
Keira Knightley, dalla periferia all’impero
Intervista L'attrice britannica racconta il suo percorso, da un sobborgo londinese a Hollywood e ritorno
Keira Knightley in «Anna Karenina» di Joe Wright (2012)
Intervista L'attrice britannica racconta il suo percorso, da un sobborgo londinese a Hollywood e ritorno
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 2 gennaio 2021
Mario SerenelliniLONDRA
« La più bella inglese della sua generazione», «la voce più sexy dopo quella di Sean Connery», «la Giulietta ideale» (preferita a Scarlett Johansson) in un referendum di Forbes, ogni qualità di Keira Knightley ha un duplice risvolto: figlia d’arte e dei sobborghi londinesi, spleen nei grandi occhi nocciola e sguardo incandescente, romantica e ironica, femminile (anche se lei si definisce «un maschiaccio») e femminista, la bambola di porcellana nasconde un’indole di centrattacco. Non a caso il calcio ne ha fatto una star a 16 anni, con Bend it like Beckham. A 35 anni ha due bambine, Delilah, di un...