Alias
Ken Kitano, il nostro volto
Fotografia Partendo dall'idea dell'ambiguità dell'individuo, stratifica gruppi e comunità
Ken Kitano nel laboratorio – ©Ken Kitano, courtesy MEM, Tokyo
Fotografia Partendo dall'idea dell'ambiguità dell'individuo, stratifica gruppi e comunità
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 agosto 2018
Nell’ufficio della galleria MEM, nel quartiere di Shibuya a Tokyo, c’è una fotografia in bianco e nero in grande formato a cui Ken Kitano (Tokyo 1968) è particolarmente legato. Avvolta nel mistero Flow and Fusion – Shibuya, Tokyo (1991) sembra un’evocazione delle pagine noir di Natsuo Kirino, forse perché lo sguardo dell’osservatore cade nella trappola dell’ambiguità. Sicuramente è un’immagine che parla di tempo, luce e spazio, tre elementi base della fotografia. Attraverso l’esposizione lunga, ricorrendo quindi ad un tempo di scatto molto lento, il fotografo che si è laureato al Nihon University’s College of Industrial Technology di Tokyo è riuscito...