Internazionale
Khaled Fahmy: «L’accademia libera fa paura: toglie al regime il monopolio dell’informazione»
Egitto Intervista al professore egiziano alla Cambridge University: «Giulio Regeni non faceva nulla di illegale. Il suo era uno studio delicato, ma non più di altri. E mai era accaduta una cosa simile: gli attacchi all'ateneo servono solo a distogliere l’attenzione»
Khaled Fahmy
Egitto Intervista al professore egiziano alla Cambridge University: «Giulio Regeni non faceva nulla di illegale. Il suo era uno studio delicato, ma non più di altri. E mai era accaduta una cosa simile: gli attacchi all'ateneo servono solo a distogliere l’attenzione»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 agosto 2018
Oggi cadono 31 mesi dalla scomparsa dal Cairo di Giulio Regeni. Il 25 gennaio 2016 il ricercatore italiano veniva rapito in una capitale blindata: era il quinto anniversario della rivoluzione di Piazza Tahrir. Due giorni fa 200 accademici britannici hanno fatto appello al loro paese e alle università perché non stringano accordi di cooperazione con il regime egiziano, senza che si sia aperto un varco nel muro di gomma su cui da due anni e mezzo rimbalzano le richieste di verità per l’uccisione di Regeni. Un muro di gomma su cui rimbalza anche la situazione interna dell’Egitto, dei suoi giovani,...