Lavoro
Khedidja la delegata spiega il sindacato agli operai reggiani
Fabbrica integrata Fuggita dall’Algeria è arrivata in Emilia. «All’inizio c’era diffidenza poi ho guadagnato stima perché avevamo tutti la tuta blu». I colleghi: «C’ha insegnato la dignità»
Operai migranti ad una manifestazione della Fiom
Fabbrica integrata Fuggita dall’Algeria è arrivata in Emilia. «All’inizio c’era diffidenza poi ho guadagnato stima perché avevamo tutti la tuta blu». I colleghi: «C’ha insegnato la dignità»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 giugno 2019
«Ho sempre avuto il vizio di non saper tenere la bocca chiusa», confessa Khedidja Sayah, membro della segreteria confederale della Cgil di Reggio Emilia; impegnata da oltre un decennio nella difesa dei lavoratori del territorio. È fuggita dall’Algeria nel ‘98 per seguire il marito originario della Guinea. In quegli anni il gruppo islamico armato reagiva al colpo di stato dell’esercito militare con continue azioni terroristiche. «Gli stranieri erano un bersaglio ed io avevo paura per il mio ex marito». La coppia decide dunque di partire per l’Italia, destinazione Napoli, dove una nutrita comunità guineana è pronta ad accoglierli. Quando arriva...