Visioni
Kim Gordon, cocktail di stili tra incoscienza e libertà
Note sparse Quarant’anni dopo aver fondato i Sonic Youth, la musicista americana debutta da solista. «No more Record», registrato a Los Angeles, mescola rock, elettronica, il trip hop e l’hip hop dei ’90
Kim Gordon
Note sparse Quarant’anni dopo aver fondato i Sonic Youth, la musicista americana debutta da solista. «No more Record», registrato a Los Angeles, mescola rock, elettronica, il trip hop e l’hip hop dei ’90
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 30 ottobre 2019
Quasi quattro decenni dopo aver fondato i Sonic Youth con solo una drum machine, una chitarra e qualche pagina pubblicitaria che avrebbe rielaborato nei suoi testi, Kim Gordon ritorna sulle scene con il suo primo, straordinario disco solista, No Home Record, che sembra rivivere quel momento di magica incoscienza e libertà. Ritornata nella Los Angeles che l’ha vista crescere, dopo lo scioglimento della band nel 2011, per Kim l’idea iniziale era di realizzare uno «strano disco jazz», intenzione che permane nei modi subliminali e obliqui che ricordano Blackstar di David Bowie o Bish Bosch di Scott Walker, mescolando i The...