Alias Domenica
Kitsch, il gusto dell’impertinenza da Nerone all’età industriale
Un compendio di estetica Ogni volta che un’idea, un’immagine o uno stilema sono reimpiegati in un contesto diverso dall’originario per destare facile stupore, ci troviamo in presenza del kitsch: «Riga» numero 41
PetriPaselli, foto della serie Souvenirs d’Italie, da «FMR Bianca» # 4
Un compendio di estetica Ogni volta che un’idea, un’immagine o uno stilema sono reimpiegati in un contesto diverso dall’originario per destare facile stupore, ci troviamo in presenza del kitsch: «Riga» numero 41
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 aprile 2021
Per certi versi il Kitsch somiglia a quei vasti e strani domini di cui tanti scrittori e naviganti hanno lungamente favoleggiato senza per questo riuscire a tracciarne con esattezza i contorni. Come delle Isole Fortunate o d’altri remoti paradisi, quali l’Eden o l’Eldorado, di cui si conoscevano i caratteri di florida opulenza ma non l’estensione né si sapeva in qual punto la feracità della loro terra cedesse a quella comune in cui il frutto s’estrae a fatica con violenza d’aratro, così, pur essendosi molto ragionato sui caratteri del Kitsch, resta difficile stabilire quali artisti ne siano stati del tutto immuni....