Alias Domenica
Kluge, cinema come tensione fra scienza e spettacolo
Alexander Kluge, «Antico come la luce. Storie del cinema», L’Orma Editore Con andamento felicemente irregolare e variegato, il regista tedesco ci consegna un’idea «ermafrodita», anarchica, filosofica, della settima arte
Alexander Kluge, «Der Starke Ferdinand» («Ferdinando il duro»), 1976
Alexander Kluge, «Antico come la luce. Storie del cinema», L’Orma Editore Con andamento felicemente irregolare e variegato, il regista tedesco ci consegna un’idea «ermafrodita», anarchica, filosofica, della settima arte
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 19 giugno 2016
Innanzitutto l’autore. Alexander Kluge è uno dei più importanti registi tedeschi del dopoguerra, iniziatore, insieme a Wenders, Herzog, Fassbinder (per non citare che i più noti), del cosiddetto «nuovo cinema tedesco». In secondo luogo il titolo: Antico come la luce Storie del cinema. Il titolo originale – la bella traduzione italiana di Simone Costagli, da poco uscita per i tipi de L’Orma Editore (pp. 288, euro 18,20) , riprende un volume pubblicato in Germania da Suhrkamp nel 2007 – suona più semplicemente Geschichten vom Kino: «Storie del cinema», o (con una leggera forzatura) «Storie dal cinema». Kluge, in effetti, rivendica il...