Visioni
Konchalovsky e quelle (r) esistenze sospese nel tempo
Venezia 71 Andrei Konchalovsky con «Le notti bianche di un postino» ambientato in una remota regione fluviale della Russia, non un Eden ma un mondo povero di sopravvivenza con la stessa corruzione cittadina. Il film chiude il concorso, stasera si assegna il Leone d’oro
una scena da Le notti bianche di un postinov
Venezia 71 Andrei Konchalovsky con «Le notti bianche di un postino» ambientato in una remota regione fluviale della Russia, non un Eden ma un mondo povero di sopravvivenza con la stessa corruzione cittadina. Il film chiude il concorso, stasera si assegna il Leone d’oro
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 6 settembre 2014
Cristina PiccinoVENEZIA
Nella bolla che racchiude il Lido il mondo arriva ovattato, distante, un’eco indistinta tra i pronostici sul Leone d’oro che sarà assegnato stasera (molto favorito Birdman di Inarritu ma anche The Look of Silence di Oppenheimer), i commenti sui film e le chiacchiere people, la meteo, i prezzi locali che non conoscono deflazione – del resto dopo una stagione balneare funestata dalle piogge tocca rifarsi no? – la ricerca spasmodica dell’invito al «festone» o almeno di una cena dove imbucarsi. Eppure sugli schermi veneziani di questa edizione numero 71, il mondo di guerre, crisi economiche, devastazioni sociali entra con prepotenza,...