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Kurt Hamrin, l’ineguagliabile Uccellino

Kurt Hamrin, l’ineguagliabile UccellinoKurt Hamrin va in gol con in petto il giglio della Viola

Sport A ottantanove anni è morto il calciatore svedese che passò la sua vita da professionista in Italia, tra Padova, Milan (dove vinse i grandi trofei), Napoli e soprattutto Fiorentina. Un ricordo appassionato della sua temibile essenzialità, oggi introvabile

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 10 febbraio 2024
Se n’è andato domenica 4 febbraio a Firenze e qualcuno ha ricordato che di lì Uccellino è volato via per sempre all’età di ottantanove anni. Così un giornalista aveva per l’appunto chiamato Kurt Hamrin, nato a Stoccolma il 19 novembre del ’34, cresciuto nella locale Polisportiva dell’AIK ma poi divenuto uno dei calciatori più grandi e rappresentativi che abbiano illustrato il calcio italiano. Un uomo schivo, composto e civilissimo, un giocatore capace di dissimulare senza mai esibirla una classe che pure ha prodigato in oltre vent’anni di carriera agonistica. Nomen omen, Uccellino degli atleti scandinavi non mostrava certo il fisico...

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