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L-g-b-t-i, non è una sigla smart ma ogni lettera è un mondo

L-g-b-t-i, non è una sigla smart ma ogni lettera è un mondoGay pride a Sarajevo

Per affrontare un discorso sulla legge Zan bisognerebbe partire da almeno due punti. Il primo è il dato di realtà sulla violenza che la popolazione Lgbti subisce quotidianamente. Non si […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 10 luglio 2020
Per affrontare un discorso sulla legge Zan bisognerebbe partire da almeno due punti. Il primo è il dato di realtà sulla violenza che la popolazione Lgbti subisce quotidianamente. Non si tratta solo di violenza fisica: botte, percosse, pestaggi, fino all’omicidio, ma anche violenza psicologica, mobbing, bullismo, cyberbullismo, difficoltà ad accesso al lavoro, violenza medica. Ogni lettera della sigla è una soggettività, e ogni soggettività ha la sua storia, anche politica, le proprie modalità relazionali e specifiche discriminazioni. Molto pragmaticamente: la violenza che subisce una donna lesbica è diversa da quella che subisce un uomo gay che è diversa da quella...

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