ExtraTerrestre
La baia di Rio, il magico e il tragico
Intervista Intervista a Dario De Dominicis, vincitore del «Terra Madre Award 2020» al festival della fotografia etica di Lodi (Mi). «Per anni ho frequentato i pescatori della Baia Guanabara, senza l’assillo di fotografare»
Intervista Intervista a Dario De Dominicis, vincitore del «Terra Madre Award 2020» al festival della fotografia etica di Lodi (Mi). «Per anni ho frequentato i pescatori della Baia Guanabara, senza l’assillo di fotografare»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 ottobre 2020
Quella che oggi è la più conosciuta baia del Brasile, gli indios l’avevano denominata Guanabara, che significa «seno da dove viene il mare». I primi esploratori portoghesi, arrivati nel gennaio del 1502, scambiarono la baia per la foce di un fiume e la chiamarono Rio de Janeiro. Nel 1823 Charles Darwin scriveva nei suoi diari: «La baia di Guanabara supera in splendore tutto ciò che gli europei possono vedere nel loro paese». Questo straordinario ambiente, che ha una estensione superiore ai 400 kmq, ha esercitato nel corso dei secoli un forte richiamo. La vertiginosa urbanizzazione degli ultimi decenni ai margini...