Italia

La battaglia di Bomba, 790 anime resistono alle trivelle in Val di Sangro

La battaglia di Bomba, 790 anime resistono alle trivelle in Val di SangroIl lago di Bomba (Chieti) – Massimiliano Brutti

Capitalismo estrattivo In Abruzzo c'è un rischio Vajont. Il giacimento di gas sotto un lago artificiale solletica multinazionali di ogni latitudine. La lotta paga: l'americana Forest Oil è stata respinta ed è fallita. Ora ci riprova la Cim con un progetto ancora più impattante. La diga contiene 70 milioni di metri cubi d'acqua. Sorge in una zona sismica e franosa, soggetta a subsidenza. Se si trivella può succedere l’imprevedibile

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 22 ottobre 2017
Serena GiannicoBOMBA (CHIETI)
Era il 18 maggio 2015 e a Bomba, un pugno di case tra le colline della Val di Sangro, in provincia di Chieti, pensavano di avercela fatta. Di essere riusciti, loro, appena 790 abitanti, a «cacciare» dal paese gli americani, i petrolieri di Denver, Colorado, che dal 2004 «insidiavano» il borgo. Quel giorno, il 18 maggio, campane di giubilo. Perché il Consiglio di Stato, dopo più di 5 anni anni di lotte, aveva decretato, in maniera definitiva, che quei luoghi, un paradiso incastonato tra i boschi, non possono essere trivellati: è pericoloso, perché è zona altamente franosa e sismica. BOMBA,...

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