Visioni

La bellezza della tragedia

La bellezza della tragediascene da Mount Olympus – foto Wonge Bergmann, sotto Van De Mol

A teatro «Mount Olympus», il nuovo spettacolo di Jan Fabre, arrivato in Italia con RomaEuropa, è un’immersione dionisiaca nel territorio del tragico gioiosa e violenta

Questo è teatro, come ci si poteva aspettare e prevedere. Diceva più o meno così l’assertivo titolo che una trentina d’anni fa ci aveva fatto conoscere Jan Fabre, in una lunga notte d’estate terminata solo con le prime luci dell’alba. Non lo conoscevamo, il ventiquattrenne artista di Anversa, del quale le note biografiche accreditavano soprattutto solitarie performance di stampo duchampiano. Ma quelle otto ore passate in compagnia dei suoi otto attori, impegnati in azioni ripetitive che si dilatavano a volte fino allo sfinimento degli attori, furono una rivelazione. Questo è teatro, viene da ripetersi ora davanti a quest’altra performance di...

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