Visioni

La bellezza nascosta in un buco nero

La bellezza nascosta in un buco nerouna scena da Interstellar di Christopher Nolan

Libri «The Science of Interstellar» di Kip Thorne, ripercorre la lavorazione del film di Nolan, ed esplora le teorie scientifiche su cui è fondato con un linguaggio rivolto a tutti

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 gennaio 2015
Lo spazio e la sua esplorazione «fisica» da parte dell’uomo è, per molti versi, terra incognita. Ma per tanti altri – assai più di ciò che un profano in astrofisica potrebbe immaginare – non è poi così misteriosa. La linea che divide la conoscenza certa dalla speculazione è ciò su cui si regge l’ultimo blockbuster di Christopher Nolan, Interstellar, epopea fantascientifica che, ripetendo l’operazione che già fu vincente per la trilogia di Batman, viene fondata su delle basi realistiche. Il viaggio degli astronauti guidati da Cooper (Matthew McConaughey) attraverso un wormhole per trovare nuovi pianeti abitabili per la razza umana...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi