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La bomba carceraria e i suoi artificieri

La bomba carceraria e i suoi artificieriRegina coeli – Reuters

Fuoriluogo Il Covid-19 è entrato nelle carceri (15 i casi accertati) e tarda un vaccino che tolga al virus la sua corona. Dunque, gli istituti di pena sono una bomba epidemiologica. […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 aprile 2020
Il Covid-19 è entrato nelle carceri (15 i casi accertati) e tarda un vaccino che tolga al virus la sua corona. Dunque, gli istituti di pena sono una bomba epidemiologica. Difficile disinnescarla: igiene personale, distanziamento, sanificazione, isolamento, sono chimere nella «promiscuità coatta di celle sature di corpi, liquidi e secrezioni, eiezioni e sudori» (Manconi). Eppure si deve. E se non vi basta l’obbligo costituzionale di garantire, anche a Caino, il diritto alla salute (e alla vita), siate mossi almeno da un altruismo interessato. Perché il problema riguarda detenuti e detenenti (58.592 i primi, 45.000 i secondi), con relative famiglie. Perché...

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