Politica
La cambiale della riforma
Senato Oggi l'ultimo sì al disegno di legge di revisione costituzionale. In tempo per rispettare l'ultimatum di Renzi, che lo ha imposto ai senatori. Che in cambio chiedono, nero su bianco, di non andare alle elezioni anticipate
Il presidente del senato Pietro Grasso – Eidon
Senato Oggi l'ultimo sì al disegno di legge di revisione costituzionale. In tempo per rispettare l'ultimatum di Renzi, che lo ha imposto ai senatori. Che in cambio chiedono, nero su bianco, di non andare alle elezioni anticipate
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 8 agosto 2014
Andrea FabozziROMA
A sei mesi esatti dal giorno in cui presentò la prima versione della sua riforma del bicameralismo – allora prevedeva 150 senatori, quasi tutti sindaci – Matteo Renzi porta a casa il primo passaggio parlamentare della nuova Costituzione, scritta e imposta dal governo con tanto di minaccia di elezioni anticipate. Sei mesi fa il segretario del Pd non era ancora a palazzo Chigi, ma da subito il sottotesto della sua riforma è stata la garanzia sulla durata della legislatura. I senatori lo hanno seguito lungo la via del suicidio – almeno in questo primo passaggio – convinti di poter prolungare...