Internazionale
La campagna italiana “Stop Technion” risponde alla ministra Giannini
Bds Chiamati in causa dalla ministra durante la sua recente visita a Gerusalemme, i firmatari della campagna per il boicottaggio di Israele scrivono in un comunicato che «L’Italia sembra voler schiacciarsi completamente sulle richieste del governo Netanyahu e voler assumere un ruolo di primo piano in Europa negli sforzi anti-Bds»
Il Technion di Haifa
Bds Chiamati in causa dalla ministra durante la sua recente visita a Gerusalemme, i firmatari della campagna per il boicottaggio di Israele scrivono in un comunicato che «L’Italia sembra voler schiacciarsi completamente sulle richieste del governo Netanyahu e voler assumere un ruolo di primo piano in Europa negli sforzi anti-Bds»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 14 giugno 2016
Pronta la risposta della Campagna italiana “Stop Technion” ai contenuti della recente visita in Israele della ministra dell’istruzione Stefania Giannini e di alcuni esponenti della Conferenza dei Rettori e di docenti universitari schierati contro il Bds, il boicottaggio di Israele per le sue politiche di negazione dei diritti dei palestinesi. Chiamati in causa da Giannini, i firmatari della campagna per il boicottaggio scrivono in un comunicato che «L’Italia sembra voler schiacciarsi completamente sulle richieste del governo Netanyahu e voler assumere un ruolo di primo piano in Europa negli sforzi anti-Bds, anche in risposta alla Campagna Stop Technion che si è...