Scuola
La campanella suona fra le macerie, ma un terzo degli istituti è inagibile
Marche post-sisma Per la Onlus Action Aid «la ricostruzione lenta e poco trasparente, ancora non si sa quante sono le risorse a disposizione grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati». A febbraio dovrebbero aprire 21 edifici nuovi, altre 72 nei prossimi due anni. Il resto è polvere
Marche post-sisma Per la Onlus Action Aid «la ricostruzione lenta e poco trasparente, ancora non si sa quante sono le risorse a disposizione grazie alle donazioni, ai fondi pubblici e a quelli privati». A febbraio dovrebbero aprire 21 edifici nuovi, altre 72 nei prossimi due anni. Il resto è polvere
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 12 settembre 2017
Mario Di VitoAscoli Piceno
Ritorno a scuola tra le macerie, senza grandi certezze, con i sindaci che ostentano un ottimismo abbastanza distante da una realtà che resta immobile, di poco diversa rispetto a un anno fa, quando il terremoto spazzò via tutto. A fare un giro di ricognizione tra i vari istituti, comunque, il calo delle iscrizioni risulta contenuto, quasi fisiologico: un 10 per cento netto in meno rispetto all’anno scolastico passato, stimano i funzionari degli uffici scolastici regionali. Ad Amatrice e Accumoli, in totale, gli studenti saranno circa 350, una ventina meno dell’anno scorso. Ad Arquata si è passati da un’ottantina a 63,...