Politica
La capitale mafiosa del sindaco sceriffo
Ballottaggio Alemanno cavalcò l’onda emotiva dell’omicidio Reggiani. Cinque anni dopo, a Roma le mafie dominano
Ballottaggio Alemanno cavalcò l’onda emotiva dell’omicidio Reggiani. Cinque anni dopo, a Roma le mafie dominano
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 6 giugno 2013
Carmine Fotia ROMA
La foto di Gianni Alemanno con il boss della mafia rom Casamonica, ovvero la Nemesi di chi aveva vinto le elezioni promettendo la cancellazione dei campi nomadi, la deportazione degli immigrati irregolari, la cacciata della prostitute dalle strade, l’avvento del regno della legge e dell’ordine ed ora si trova con una città che l’ex capo della Direzione distrettuale antimafia, Giancarlo Capaldo definisce senza mezzi termini «mafiosa». È la fine di una carriera politica edificata sulla paura. Nel 2008 Alemanno cavalcò abilmente l’onda di emozione di una serie di omicidi culminati in quello della signora Reggiani, il 30 ottobre. Poco importa...