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La Carrara, bella pittura e placchette, elasticamente

La Carrara, bella pittura e placchette, elasticamenteIl nuovo allestimento dell’Accademia Carrara a Bergamo, due dipinti di Evaristo Baschenis, in primo piano «Ragazzo con canestra di pane», 1650-’60 circa

Riapertura a Bergamo alta Il recente allestimento dell’Accademia nata a fine Settecento dalla cultura illuminista del conte Giacomo. Più attenzione al pubblico, a scambi e spostamenti, ma anche alle ‘arti minori’

Pubblicato più di un anno faEdizione del 26 marzo 2023
Quando il conte bergamasco Giacomo Carrara muore, nel 1796, lascia patrimonio, un edificio e la propria raccolta di dipinti per la creazione di una «Galleria con annessa scuola di disegno». L’insieme doveva essere, da Bergamo, un modello esemplare e «nel suo genere il primo ornamento della Lombardia»: una collezione che raccontasse una linea di sviluppo della pittura locale e fosse, insieme, esempio per artisti e documento per cultori. La galleria di Carrara era organizzata secondo l’amore per la bella pittura, senza sezioni stilistiche, tematiche o ideologiche, con una prima attenzione classicista – sull’asse antibarocco Correggio-Carracci – e didattica, e un...

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