Commenti
La Carta di Bolzano per il diritto d’asilo
All’alba del 3 ottobre del 2013 naufragava, al largo di Lampedusa, un peschereccio proveniente dal porto libico di Misurata. Le vittime accertate – ma chissà quanti i dispersi – furono […]
All’alba del 3 ottobre del 2013 naufragava, al largo di Lampedusa, un peschereccio proveniente dal porto libico di Misurata. Le vittime accertate – ma chissà quanti i dispersi – furono […]
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 2 ottobre 2015
All’alba del 3 ottobre del 2013 naufragava, al largo di Lampedusa, un peschereccio proveniente dal porto libico di Misurata. Le vittime accertate – ma chissà quanti i dispersi – furono 366: principalmente uomini di nazionalità eritrea. L’ennesima tragedia del Mediterraneo in cui a perdere la vita, ancora una volta erano persone in fuga da situazioni atrocemente invivibili e intenzionate a chiedere protezione in Europa. Dai primi anni ’90 si calcolano oltre ventimila morti in quel tratto di mare, quasi tremila solo negli ultimi nove mesi. Chi riesce a sopravvivere approda in Italia, considerata nella maggior parte dei casi una terra...