Visioni
La cerimonia degli studios e della tv
Indici d’ascolto lievemente più alti di quelli del 2013, recensioni delle cerimonia che ne lamentano unanimemente la noia (l’approccio soft, da vecchio «pro», della conduttrice Ellen DeGenres faceva rimpiangere lo […]
Il regista Steve McQueen, premiato per il miglior film «12 anni schiavo» e Lupita Nyong'o (miglior attrice non protagonista). In basso Cate Blanchett – Reuters
Indici d’ascolto lievemente più alti di quelli del 2013, recensioni delle cerimonia che ne lamentano unanimemente la noia (l’approccio soft, da vecchio «pro», della conduttrice Ellen DeGenres faceva rimpiangere lo […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 4 marzo 2014
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
Indici d’ascolto lievemente più alti di quelli del 2013, recensioni delle cerimonia che ne lamentano unanimemente la noia (l’approccio soft, da vecchio «pro», della conduttrice Ellen DeGenres faceva rimpiangere lo spirito volgare e completamente fuori posto che Seth McFarlane aveva portato al Kodak Theater l’anno scorso), l’impressione di un rituale così meccanizzato e preventivamente svuotato di sorpresa che pare guidato da un pilota automatico. Oscar «storico» o no, per via del premio a 12 anni schiavo, la fiacchezza del tutto era visibile persino negli spot pubblicitari che, per qualità e brand (JC Penney, la micidiale saponetta Dove, il migliore era...