Politica
La cerimonia dell’addio
Decadenza Otto ore di dibattito, tutto a destra. Insulti, espedienti, litigi, migrazioni, rassegnazione. Scontro infinito sul voto palese, fino a quando Bondi ordina il ritiro dolente delle ostilità
– Reuters
Decadenza Otto ore di dibattito, tutto a destra. Insulti, espedienti, litigi, migrazioni, rassegnazione. Scontro infinito sul voto palese, fino a quando Bondi ordina il ritiro dolente delle ostilità
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 28 novembre 2013
Andrea FabozziROMA
Mentre i senatori sfilano silenziosi dall’aula, i soddisfatti facendo attenzione a non sorridere troppo, i delusi cercando di non farsi vedere troppo tristi, tutti allora con la stessa faccia incerta, si comincia a fare il conto di tutte le volte che Berlusconi è stato dato troppo presto per morto. Nel ’94, quando Bossi fece cadere il suo primo governo; nel ’96 quando perse le elezioni; quando Casini si sfilò; quando riperse nel 2006; quando lo abbandonò Fini; quando lo lasciò Veronica; quando scoppiò il sexy-gate; quando lo sostituì Monti. Pure alle ultime elezioni sembrava finito. E adesso? Nove mesi dopo...