Cultura

La chiara leggerezza per narrare l’America

La chiara leggerezza per narrare l’AmericaIl Golden Gate Bridge di San Francisco – Alessandro Carpentieri

Stati Uniti «Chiamatemi Ismaele» di Marisa Bulgheroni per Il Saggiatore. Un paese raccontato attraverso gli incontri con gli scrittori che ne hanno scandito desideri e paure

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 4 gennaio 2014
Esiste un tipo di critica letteraria che spesso sconfina nella narrativa, non soltanto nel senso dell’eleganza e della scorrevolezza del linguaggio utilizzato, ma soprattutto perché, pur rifuggendo da tecnicismi e specialismi, e parendo voler mirare soprattutto a comunicare sensazioni, emozioni che scaturiscono dall’incontro con gli autori e/o le opere, riesce sovente a far comprendere in maniera più chiara e luminosa gli aspetti fondamentali e nascosti dell’oggetto della sua ricerca. È questa l’impressione che si prova leggendo il libro di Marisa Bulgheroni, uscito di recente e intitolato Chiamatemi Ismaele. Racconto della mia America (Il Saggiatore, pp. 212, euro 17,50). Si tratta...

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