Economia
La Chiesa di base: «Chiudere i conti con l’industria delle armi»
I numeri del rapporto al Parlamento Il papa chiede il disarmo ma alcuni enti cattolici mantengono rapporti con le «banche armate»
Il papa durante l'ultima cerimonia pasquale – LaPresse
I numeri del rapporto al Parlamento Il papa chiede il disarmo ma alcuni enti cattolici mantengono rapporti con le «banche armate»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 giugno 2020
Chi si iscrive al corso di laurea in Scienze della pace presso la Pontificia università lateranense, «l’università del papa», versa le tasse su una «banca armata», la Popolare di Sondrio, quarta nella classifica degli istituti di credito che fanno affari anche con il commercio degli armamenti. Intanto papa Francesco, anche a Pasqua, ha ripetuto: «Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone e salvare vite». Intrecci di un complesso militare-industriale in cui cannoni e banche, bombe e finanza, sono vasi comunicanti. E contraddizioni di...