Cultura

La chimica premia l’editing del Dna

La chimica premia l’editing del DnaLe due scienziate Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna

Scienza Nobel a Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna. La Reale Accademia delle Scienze svedese ieri ha preso una posizione, anche politica, assai chiara: non solo premia un tema mediatico (come i buchi neri della fisica e l’epatite virale della medicina), ma sceglie di farlo premiando appositamente due donne, e solo loro, e per di più giovani e molto conosciute da chi si occupa di ricerca scientifica, e infine lo fa lasciando fuori altre persone, per una volta uomini. Su Doudna è già pronto un libro: «The Code Breaker»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 8 ottobre 2020
La tripletta di premi Nobel scientifici di quest’anno così fuori dal comune si chiude con un riconoscimento alla chimica altrettanto straordinario, e per più di una ragione. LO HANNO OTTENUTO per la prima volta nella storia di tutti i Nobel esclusivamente due donne, la francese Emmanuelle Chapentier e la statunitense Jennifer Doudna, le madrine del metodo di editing genetico noto come Crispr-Cas9. Un metodo che come pochi ha cambiato la ricerca scientifica dell’ultimo decennio. E un riconoscimento che arriva a meno di dieci anni dalla pubblicazione dei due articoli più importanti di queste due brillanti e giovani ricercatrici (Charpentier, che...

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