Internazionale
La Cina degli spiriti. Superstizione e cibernetica tra gli ’80 e ’90
Storie parallele Dalla fine degli anni settanta il fenomeno dei bambini con "poteri speciali" diede avvio a una riscoperta della tradizione magica cinese. In quegli anni lo scienziato Qian Xuesen applicava la tecnologia al paranormale teorizzando "l'ingegneria dei sistemi uomo-macchina-ambiente", mentre la televisione irrompeva nella quotidianità della case cinesi
Beijing. – LaPresse
Storie parallele Dalla fine degli anni settanta il fenomeno dei bambini con "poteri speciali" diede avvio a una riscoperta della tradizione magica cinese. In quegli anni lo scienziato Qian Xuesen applicava la tecnologia al paranormale teorizzando "l'ingegneria dei sistemi uomo-macchina-ambiente", mentre la televisione irrompeva nella quotidianità della case cinesi
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 24 ottobre 2020
Lo hui delle montagne sembra un cane con faccia da uomo. È un ottimo saltatore e si muove con la rapidità di una freccia: proprio per questo si ritiene che la sua comparsa sia presagio di tifoni. Quando vede l’uomo, ride beffardo. Nel 2014 in un McDonald di una cittadina dello Shandong, alcuni membri della «chiesa di dio onnipotente» ammazzarono una donna, colpevole di non voler consegnare loro il suo numero di cellulare, nel tentativo di convincerla a entrare della loro organizzazione. Il fatto scatenò grandi polemiche, perché dimostrò come – nonostante i tentativi del Pcc – le «sette»...