Internazionale
La Cina pensa alle prime restrizioni per arginare il calo delle nascite
Asia Nella Repubblica popolare la legalizzazione dell’aborto si lega all’esigenza del Partito comunista di porre un freno alla bomba demografica nel continente. Il credo religioso invece condiziona le scelte politiche di Bangladesh e Filippine
Per le strade di Pechino – Ap/Mark Schiefelbein
Asia Nella Repubblica popolare la legalizzazione dell’aborto si lega all’esigenza del Partito comunista di porre un freno alla bomba demografica nel continente. Il credo religioso invece condiziona le scelte politiche di Bangladesh e Filippine
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 28 giugno 2022
Il rovesciamento della sentenza Roe vs Wade del 1973 da parte della Corte suprema statunitense ha alimentato il dibattito sull’autodeterminazione femminile, fortemente compromessa da una virata radicale e conservatrice dei repubblicani. L’eco della sentenza dei ‘saggi’ statunitensi è rimbalzata anche sui social media cinesi, utile palcoscenico per mettere in risalto l’erosione dell’impianto democratico statunitense contrapposto al successo del socialismo cinese. NELLA REPUBBLICA popolare – come in diversi paesi dell’Asia – la legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza si lega all’esigenza del Partito comunista di porre un freno alla bomba demografica nel continente. Nel 1979, il governo di Pechino ha introdotto la...