Internazionale

La Cina si avvicina. E la Ue non vuole più essere “ingenua”

Unione Europea Xi Jinping a Beaulieu e poi all'Eliseo martedi', ricevuto da Macron con Merkel e Juncker. Gli europei cercano di costruire un fronte comune, fissato dall'Italia e da altri 12 paesi che aspirano a partecipare all'iniziativa Belt and Road. La Ue chiede "reciprocità", a cominciare dagli appalti pubblici e prepara controlli sugli investimenti predatori. Il problema 5G

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 23 marzo 2019
La Ue cerca di affilare le armi e di costruire un fronte comune nelle relazioni con la Cina, malgrado la defezione dell’Italia, che fa seguito a quella di altri paesi Ue, una dozzina, che hanno già aderito o hanno l’intenzione di farlo all’iniziativa Belt and Road, l’offensiva economica di Pechino. Ieri, il Consiglio europeo ha discusso di rapporti Ue-Cina, sulla base del documento in dieci punti preparato dalla Commissione, in vista del summit Ue-Cina di inizio aprile. Martedi’, all’Eliseo, Emmanuel Macron, che incontra la vigilia a Beaulieu il leader cinese, accoglierà Xi Jinping assieme a Angela Merkel e Jean-Claude Juncker...

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