Alias
La città? Una casa per tutti
Architettura Un'intervista con Paulo Mendes Da Rocha, celebre esponente della scuola paulista, cui la Biennale di Venezia ha conferito il Leone d'oro alla carriera. «Le olimpiadi in Brasile? Rispondo con Borges: mi sento come quell’ospite che è ricevuto con cortesia ma si accorge di essere prigioniero»
Clube Atlético Paulistano, 1957
Architettura Un'intervista con Paulo Mendes Da Rocha, celebre esponente della scuola paulista, cui la Biennale di Venezia ha conferito il Leone d'oro alla carriera. «Le olimpiadi in Brasile? Rispondo con Borges: mi sento come quell’ospite che è ricevuto con cortesia ma si accorge di essere prigioniero»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 30 luglio 2016
Maurizio GiufrèVENEZIA
L’incontro con Paulo Mendes da Rocha (Vitória, 1928) a Venezia è di quelli sempre attesi. Il Brasile è dagli anni ’50 il laboratorio dell’«Altra modernità», come direbbe Frampton, che occorre conoscere e seguire con attenzione e Da Rocha ne è il principale interprete e testimone. Dalla palestra del Clube Atlético Paulistano (1957) al Museo della Scultura Brasiliana fino la Copertura per Piazza del Patriarca (2009), tutte a San Paulo, si comprende con precisione qual sia la sua idea di architettura: semplicità formale e costruttiva, funzione sociale dello spazio, rigore etico e sensibilità estetica. Tutti argomenti che intendiamo meglio approfondire con...