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La claustrofilia, ossessione dell’autoctono pentastellato

La claustrofilia, ossessione dell’autoctono pentastellatoSebastian Brant, "La nave dei folli, la ruota", 1570

Diritti universali I muri di Salvini e la Rete dei 5Stelle. Due forme diverse ma ossessive di amore per il «claustrum». Una patologia dell’anima, il bisogno di sentirsi protetti in un recinto. A tutto ciò, la sinistra dovrebbe opporre l’agorafilia, l’amore per spazi aperti, per la piazza degli incontri, degli scontri e delle idee, dei comizi e delle belle bandiere

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 agosto 2018
Il contratto fra Lega e 5Stelle non è stato il frutto di un accordo politico, ma l’approdo di qualcosa di profondo e radicato che, in termini di psicopolitica, attribuiamo alla patologia dell’anima, dagli analisti kleiniani (Meltzer, Fachinelli) indicata come claustrofilia. La claustrofilia è una forma ossessiva di amore per il claustrum e per ogni situazione che permette di rimanere al chiuso, protetti in un recinto, “dentro”. La claustrofilia è infatti la sindrome della personalità autoritaria, quella che vuole riempire la terra di muri, prigioni, fortezze, confini. Vedere la claustrofilia nei comportamenti della Lega e di Salvini è fin troppo facile, anche se non era...

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