Internazionale
La collera dei falasha
Israele Non si arresta la protesta degli ebrei etiopi contro le violenze della polizia e le discriminazioni che subiscono. Domenica a Tel Aviv scontri con feriti. Il capo dello stato Rivlin: «Non abbiamo visto e non abbiamo ascoltato abbastanza: tra chi protesta nelle strade, ci sono alcuni dei nostri più eccellenti»
Un momento della manifestazione di protesta degli ebrei etiopi domenica a Tel Aviv – EPA
Israele Non si arresta la protesta degli ebrei etiopi contro le violenze della polizia e le discriminazioni che subiscono. Domenica a Tel Aviv scontri con feriti. Il capo dello stato Rivlin: «Non abbiamo visto e non abbiamo ascoltato abbastanza: tra chi protesta nelle strade, ci sono alcuni dei nostri più eccellenti»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 maggio 2015
Michele GiorgioGERUSALEMME
Il mea culpa è scattato all’indomani della manifestazione di domenica a Tel Aviv di migliaia di ebrei di origine etiope (falasha), terminata con duri scontri con la polizia, proprio come quella della scorsa settimana a Gerusalemme. «Abbiamo sbagliato», ha ammesso ieri il capo dello stato Reuven Rivlin «non abbiamo visto e non abbiamo ascoltato abbastanza: tra chi protesta nelle strade, ci sono alcuni dei nostri più eccellenti figli e figlie». Poi è stata la volta del premier Netanyahu che, sempre ieri, ha ricevuto una delegazione di falasha che includeva anche Demas Pekada, il soldato di leva ripreso da una telecamera...