Visioni

La collezionista che disegnò la scena contemporanea

La collezionista che disegnò la scena contemporanea

Documentari Nelle sale italiane dal 14 marzo «Peggy Guggenheim: Art Addict» di Lisa Immordino Vreeland. La vita, le passioni e soprattutto il coraggio di collezionare l'arte del futuro

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 marzo 2016
Una lupa solitaria. Si definisce così Peggy Guggenheim, a dispetto della sua vita vorace, impigliata nei vortici della modernità, soprattutto artistici. E non si stenta a crederle, ascoltando la sua voce gracchiante, un po’ smarrita, fuoriuscire da alcuni nastri finiti in una scatola di libri in cantina e creduti perduti per anni. È l’ultima registrazione di un’intervista-fiume con Jacqueline Bogard Weld, la biografa che ha dato accesso ai suoi materiali alla regista Lisa Immordino Vreeland per il documentario Peggy Guggenheim: Art Addict. Due estati intere (correvano gli anni 1978 e 1979) di domande e risposte, spesso sorprendenti, sono diventate ora...

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