Visioni

La condizione umana secondo Konchalovsky

La condizione umana secondo KonchalovskyAndrei Konchalovsky al Lido – foto Reuters

Venezia 71 Il regista russo parla della lavorazione del film portato in concorso: «Mi sono sentito quasi come un romanziere con davanti solo dei fogli e una penna»

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 6 settembre 2014
«Sono felicissimo di essere in Concorso a questa Mostra veneziana. Non è certo la prima volta ma questa ha un valore diverso». L’italiano elegante e sobrio, come i suoi abiti, è oramai una felice consuetudine. Andrei Konchalovsky, da parecchio tempo, risiede in Toscana, (forse) ultima tappa delle sue peregrinazioni geografiche, ma con il suo ultimo Le notti bianche di un postino è tornato, dopo molti anni, nella Russia arcaica e magica che sembra resistere con forza alla macchina statale che circonda questi villaggi dalle tradizioni millenarie. Si pensava, erroneamente, che la fonte di ispirazione del suo film fosse un articolo...

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