Alias Domenica
La conoscenza fotografica del mondo è crudele
Novecento francese Lo scrittore del Porto delle nebbie era (anche) chansonnier e fotografo dilettante: Medusa ha tradotto i suoi articoli su Atget, Kertész, Willy Ronis, Germaine Krull, Berenice Abbott...
Autoritratto di Pierre Mac Orlan con la Rolleiflex, tratta da P. M. O., Scritti sulla fotografia, Edizioni Medusa
Novecento francese Lo scrittore del Porto delle nebbie era (anche) chansonnier e fotografo dilettante: Medusa ha tradotto i suoi articoli su Atget, Kertész, Willy Ronis, Germaine Krull, Berenice Abbott...
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 maggio 2020
«Aveva già visto tutto, capito tutto, inventato tutto» scrisse Céline a proposito di Pierre Mac Orlan (1882-1970), il cui vero nome era Pierre Dumarchey, versatile figura di bohémien, scrittore, pittore, chansonnier (suoi testi vennero interpretati da Juliette Gréco e Germaine Montéro) e reporter che si è misurato con i generi più compositi, producendo un’opera smisurata, raccolta in 25 volumi e apprezzata da intellettuali del calibro di Malraux e Queneau. Mac Orlan è universalmente conosciuto per aver composto nel 1927 il romanzo Il porto delle nebbie che ispirerà a Carné e Prévert il film eponimo interpretato da Jean Gabin, Michèle Morgan...