Cultura
La contestazione secondo Don Milani
SESSANTOTTO Nonostante sia morto nel 1967, le sue riflessioni pungenti e dense hanno interrogato il movimento. La ricezione di «Lettera a una professoressa» e il potere delle parole in una genealogia critica
«La scuola di Barbiana» (novembre 1963) - foto di Oliviero Toscani
SESSANTOTTO Nonostante sia morto nel 1967, le sue riflessioni pungenti e dense hanno interrogato il movimento. La ricezione di «Lettera a una professoressa» e il potere delle parole in una genealogia critica
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 3 aprile 2018
Un aneddoto raccontato da Tullio De Mauro a Matteo Mennini spiega bene il cortocircuito, a cavallo del ‘68, fra don Milani, la scuola di Barbiana e la contestazione studentesca: «Conservo la fotografia di una scritta su un muro dell’università di Napoli che diceva: El niño que no estudia no es buen revolucionario firmato Fidel Castro», ricorda il linguista, fra i primi accademici a occuparsi di Milani. «Negli asterischi Laterza alcuni anni dopo il ‘68, una persona illustre e anche brava scriveva: “Come ci ordina il comandante Castro, el niño que no estudia…”. Sortita da Barbiana la frase di un bambino...