ExtraTerrestre

La Cop 28 non pone limiti ai combustibili fossili e rallenta le rinnovabili

Emiri alla Cop28 foto ApEmiri alla Cop28 – foto Ap

Il summit La lobby del settore oil&gas ha dettato l’agenda politica, ma le stesse aziende petrolifere potrebbero investire molto di più nella transizione energetica

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 7 dicembre 2023
Nella COP più affollata di sempre (100 mila partecipanti, più del doppio di quella dell’anno scorso) non ci sono mai stati così tanti lobbisti dell’industria petrolifera che, secondo una rete di organizzazioni ambientaliste, sono 2.400, più di quasi tutte le delegazioni nazionali. Un segnale esplicito della resistenza di un sistema economico e produttivo che è oggi sotto attacco e vuol far sentire la propria voce. Non si tratta ora di discutere se lo stesso Al Jaber, chairman della COP28 e capo di una delle compagnie petrolifere più grande al mondo, sia o non sia un negazionista del clima, ma di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi