Scuola

La Corte costituzionale non fa giustizia per i precari della scuola

La Corte costituzionale non fa giustizia per i precari della scuola

Precariato L'udienza del 23 giugno è slittata a data da destinarsi. La consulta deve applicare la sentenza Ue che obbliga a stabilizzare più di 250 mila persone. Un aiuto insperato al governo Renzi che non intende applicarla, mentre usa i precari come merce di scambio per ricattare l'opposizione e approvare il Ddl scuola al Senato

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 giugno 2015
Usati come merce di scambio da Renzi per spingere all’approvazione della sua riforma, i precari della scuola sanno già che non saranno più assunti a settembre com’era stato promesso. Ieri ci si è messa anche la Corte Costituzionale che martedì 23 giugno avrebbe dovuto tenere l’udienza sull’abuso dei contratti a termine già sanzionato dalla storica sentenza della Corte di giustizia europea del 26 novembre 2014. L’udienza è stata rinviata a data da destinarsi. La decisione non arriverà prima dell’approvazione del Ddl «in estate» come annunciato ieri dal sottosegretario all’Istruzione Faraone. «Il sospetto – sostiene il coordinatore nazionale della Gilda Rino...

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