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La costruzione del nemico migrante
Governo e media La colpa è delle vittime che scelgono di morire perché sono irresponsabili, mettendo a rischio le loro vite e quelle dei figli. Se lo dice un ministro della Repubblica, perché non dovrebbe dirlo un datore di lavoro che non si vergogna di un atto crudele e criminale?
Alcuni momenti della manifestazione dei lavoratori braccianti ieri a Latina – foto di Andrea Sabbadini
Governo e media La colpa è delle vittime che scelgono di morire perché sono irresponsabili, mettendo a rischio le loro vite e quelle dei figli. Se lo dice un ministro della Repubblica, perché non dovrebbe dirlo un datore di lavoro che non si vergogna di un atto crudele e criminale?
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 26 giugno 2024
Trentacinque anni fa, dopo l’omicidio del rifugiato sudafricano Jerry Masslo, avvenuto nell’agosto del 1989 a Villa Literno, il 7 ottobre di quell’anno, un vasto schieramento di forze sociali promosse la prima grande manifestazione contro il razzismo. Quella data segna la nascita di un movimento antirazzista per i diritti delle persone di origine straniera e contro ogni forma di discriminazione. A distanza di 35 anni, la condizione del mondo dell’immigrazione è peggiorata e, nonostante il numero di migranti sia cresciuto (da poche centinaia di migliaia del 1989 a più di 5 milioni oggi), abbiamo visto diminuire la visibilità e il protagonismo...