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La Cpi apre infine l’inchiesta sui crimini birmani contro i Rohingya. Ma in Bangladesh

La Cpi apre infine l’inchiesta sui crimini birmani contro i Rohingya. Ma in BangladeshAprile 2018, profughi Rohingya nella "terra di nessuno" tra Myanmar e Bangladesh – Afp

Il Myanmar non è membro della Corte penale internazionale e questo ha impedito fin qui alla corte di agire. L'escamotage consiste nell'indagare almeno sulle violenze transfrontaliere. Meglio di niente?

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 16 novembre 2019
La Corte penale internazionale (Cpi) ha alla fine deciso di aprire un’indagine sui crimini commessi dal governo birmano contro la minoranza Rohingya. Perché tale indagine non è già stata aperta quando è iniziata la persecuzione nell’ottobre 2016? Qual è suo valore dopo tre anni dall’inizio del massacro? Giornalisti e associazioni per i diritti umani hanno già documentato tempestivamente i crimini commessi dal governo del Myanmar. La Birmania non è un membro della Cpi, e la mancanza di competenza ha impedito alla corte di agire. Tuttavia, dal momento che alcuni crimini sono stati commessi dal governo del Myanmar in Bangladesh, il...

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