Internazionale
La crescita cinese, i cigni neri e i rinoceronti grigi
Lo zoo di Davos Il rallentamento cinese, crescita al 6,6, la più bassa dal 1990, preoccupa il mondo economico. Meno la leadership cinese che ai propri quadri chiede però la massima attenzione
Lo zoo di Davos Il rallentamento cinese, crescita al 6,6, la più bassa dal 1990, preoccupa il mondo economico. Meno la leadership cinese che ai propri quadri chiede però la massima attenzione
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 23 gennaio 2019
La crescita più bassa dal 1990: i dati sull’economia cinese segnano un Pil al 6,6% che preoccupa il resto del mondo e pone in relativa allerta il Pcc. La leadership del paese raccomanda prudenza, ritenendo i dati sotto controllo (alcuni analisti, al contrario sospettano che i numeri cinesi ufficiali siano ritoccati); più in allarme è la comunità internazionale – riunita a Davos anche se con importanti defezioni – che negli anni scorsi ha trovato in Pechino uno dei motori più roboanti dell’economia mondiale. Pesano i dazi, specie nell’ultima parte dell’anno – il che lascia presagire che la crescita sarà bassa...