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La crescita infelice
Nuova finanza pubblica Thomas Piketty, nella sua opera sulla diseguaglianza, spiega come sarebbe sufficiente una crescita continua dallo 0.5 al 1.5% annuo per migliorare le condizioni di vita di generazione in generazione
Nuova finanza pubblica Thomas Piketty, nella sua opera sulla diseguaglianza, spiega come sarebbe sufficiente una crescita continua dallo 0.5 al 1.5% annuo per migliorare le condizioni di vita di generazione in generazione
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 15 novembre 2014
A detta di molti osservatori Obama viene sconfitto alle elezioni di medio termine, nonostante debolezze e divisioni in campo repubblicano, a causa dei deludenti risultati politici e soprattutto economici ottenuti. Tale parabola in qualche misura è il miglior termometro delle ricadute sociali prodotte dall’economia politica dominante. Il paradosso è che ciò avvenga proprio quando il presidente Usa è definito dal Nobel Paul Krugman «uno dei presidenti più importanti e di successo della storia americana». Al suo attivo sembrerebbero esserci «solo» il salvataggio della finanza (profondamente ancorata alla società Usa) e persino la ripresa economica. Non sono affatto poca cosa. Allora...