Cultura

La cultura umanistica che buca lo schermo

La cultura umanistica che buca lo schermo

DIDATTICA ONLINE Anche in questi giorni non possiamo dimenticare che Shakespeare, Dante, Virgilio e Lucrezio ci parlano dall’abisso di secoli remoti; comunicano, sepolti nel loro silenzio

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 aprile 2020
Non sempre ci ricordiamo che la parola «tecnologia» è legata alla téchne, ovvero all’arte come «perizia del saper fare»; e che il termine «scienza», nei nostri tempi connesso soprattutto al «sapere scientifico», originariamente raccontava della «conoscenza» in generale. Agli inizi del Seicento un grande italiano per metà inglese di nome Giovanni (John) Florio, traduttore in inglese di Montaigne e Boccaccio e amico di Giordano Bruno, ebbe a dire che per il Nolano «dalla traduzione nasceva ogni scienza». Florio intendeva il termine «traduzione» in senso lato, non solo come passaggio da una lingua a un’altra, ma come comunicazione, trasformazione, condivisione. E...

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