Italia
La Dama nera, Antonella Accroglianò, al centro della «cricca» dell’asfalto
Nelle carte della procura un linguaggio in codice: i soldi erano «medicine»,le mazzette «ciliegie», la banda «la squadra»o «la scuola»
Nelle carte della procura un linguaggio in codice: i soldi erano «medicine»,le mazzette «ciliegie», la banda «la squadra»o «la scuola»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 23 ottobre 2015
Antonella Accroglianò, nata a Cefalù ma ben addentro alla comunità calabrese di Roma e non solo. Di giorno tesseva la rete dei favori clientelari, in ufficio nei panni di dirigente «dove va tutti i giorni ma il suo principale lavoro è gestire il flusso di corruzione, trattar male chi ritarda i pagamenti», dice il procuratore Pignatone, di notte con l’abito più scintillane e via, alle feste mondane coi vip nelle case romane. Una donna potente e ammanigliata. Amministrava appalti all’Anas, dove era entrata trent’anni fa, in una posizione apicale che le permetteva di muoversi indisturbata ai vertici della catena. E...