Italia

La denuncia di Marta: «Dopo l’aborto il feto sepolto con il mio nome»

La denuncia di Marta: «Dopo l’aborto il feto sepolto con il mio nome»La tomba del feto col nome della donna al cimitero Flaminio di Roma

Roma La donna aveva detto no al funerale, poi trova la croce con le sue generalità. Ama si difende: abbiamo solo eseguito le indicazioni della Asl

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 30 settembre 2020
La storia di Marta è quella di una donna, di una madre che, alla seconda gravidanza, scopre di dover ricorrere a un aborto terapeutico dopo la 20esima settimana. Con tutto il dolore che comporta, a inizio anno si sottopone all’intervento all’ospedale San Camillo di Roma. In estate scopre che il feto è stato seppellito al cimitero Flaminio, che sulla lapide c’è una croce bianca in legno e c’è scritto il suo nome: Marta, seguito dal cognome. LEI NON AVEVA DATO alcuna disposizione in questo senso. Anzi, aveva detto di non voler funerale e sepoltura. Scopre il tutto per caso, mesi...

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