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La desolazione della «pandemia» da pandemia

Una sede della Naacp in Georgia (Usa) durante la pandemia, foto ApUna sede della Naacp in Georgia (Usa) durante la pandemia. – Ap

Fuori fase In questo polverone di inutile fracasso e di pseudo dibattito si finge di ignorare la vera questione in campo: l’esaurimento di questo modello di sviluppo e di società fondata su valori fradici e tossici

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 28 ottobre 2020
Lo scenario che in questi giorni si presenta davanti allo sguardo di qualsiasi persona abbia attivato il dono dell’intelligenza, di cui ogni essere umano è stato teoricamente dotato dal buon dio o dal sublime caso a seconda dei punti di vista, è desolante. Ma la desolazione, dipende solo in parte dal Covid. Certo esso colpisce gli esseri umani che periscono per causa sua e i loro cari, condiziona le relazioni sociali di prossimità, deprime le attività lavorative e professionali, affligge, come sempre gli ultimi, favorisce sconciamente le economie virtuali, i carrozzoni mediatici, i giganti del web, mortifica le imprese dell’economia...

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