Visioni
La differenza fra pathos e patetico
Habemus Corpus Parlare di sé, parlare della propria malattia, anzi scriverne, è diventato un genere letterario, inserito nella categoria memoir, sottocategoria: «Narrativa del dolore», o «Medicina narrativa».
Habemus Corpus Parlare di sé, parlare della propria malattia, anzi scriverne, è diventato un genere letterario, inserito nella categoria memoir, sottocategoria: «Narrativa del dolore», o «Medicina narrativa».
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 25 gennaio 2022
Parlare di sé, parlare della propria malattia, anzi scriverne, è diventato un genere letterario, inserito nella categoria memoir, sottocategoria: «Narrativa del dolore», o «Medicina narrativa». Se raramente queste opere hanno uno spessore letterario, quasi sempre hanno il pregio di rendere visibile la malattia, facendo uscire chi ne soffre dal tabù del non detto. Fino a non molto tempo fa, dire che si era ammalati rischiava di emarginare, di dare di noi un’immagine da perdenti, sfortunati. La narrativa del dolore ha contribuito a sdoganare la malattia, a dire che si può vivere, lottare, magari anche incazzarsi, e pretendere dignità, anche se...